Qui sull’atollo il mare non ha bisogno di urlare, ma toglie il sonno bussando. Qui il sogno non ti aspetta nel sonno. Ti viene incontro quando gli occhi sono aperti. ” _Perché_ ?”Ti chiedi. La risposta poggia sulle ali di un cormorano.
È con gli occhi aperti che lo vedi arrivare e con le orecchie tese che lo senti cantare. La verità scende in basso ed è ancora libertà. Si siede sul dorso dei delfini che saltano e danzano e ti invitano al loro ballo.
L’oceano è ormai un palcoscenico, dove il colpo di scena è subito servito. Lo squalo si fa vivo e squarcia ogni traccia di sipario. Chi è il vero Re? Quello che si fa avanti tra ali di folla o quello che avanza quando l’oceano si fa da parte?
Di fronte al vero Re ognuno s’inchina a modo suo. Il paguro corre in spiaggia tirandosi la corazza. La tartaruga resta curiosa davanti a una barriera che per lei è ancora misteriosa.
Questo è l’atollo. Se sognassi come di solito si sogna perderei il tramonto, ennesimo regalo e ultimo sospiro del giorno che ti coccola ancora. Prima che sia notte gli occhi indicano il posto che mi spetta.
Alle Maldive non vedo il Paradiso perché sono un sognatore, ma perché resto il viaggiatore. Ancorato alla vita e senza più parole. Felice perché mi resta un nuovo alfabeto e mi basta un’emozione.
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